Israel Cycling Academy, Cimolai: “Stagione da 8, sono felice dell’arrivo di Greipel”
Il primo anno in Israel Cycling Academy ha rilanciato Davide Cimolai. Il corridore friulano ha deciso di passare al team Continental Pro per la stagione appena conclusa, consapevole che avrebbe avuto maggiori chance di mettersi in mostra. E i risultati gli hanno dato ragione: le quattro vittorie stagionali, tra Vuelta a Castilla y Leon 2019 e Tour de Wallonie, insieme ai tanti piazzamenti al Giro d’Italia, hanno dimostrato che lo sprinter può ancora competere in prima persona con i migliori della specialità. Con il passaggio della sua squadra al circuito World Tour, saranno ancora di più le occasioni per mettersi in mostra e cercare di ottenere il decimo successo in carriera.
Il classe ’89 ha rilasciato un’intervista al podcast Ultimo Chilometro, dichiarandosi soddisfatto della nuova licenza ottenuta dal team: “L’anno scorso ho accettato questa proposta perché sapevo avevano grandi ambizioni e voglia di crescere. Onestamente non pensavo così presto, mi aspettavo un anno in più da Professional per poi passare nel World Tour. Hanno accelerato i tempi e ne sono felice, sappiamo tutti che quando sei World Tour hai più possibilità di accedere a corse importanti“.
Cimolai ha poi ripercorso i risultati ottenuti in questo 2019: “Penso di meritarmi un otto, otto e mezzo in questa stagione. Ho firmato con la Israel anche perché sarei tornato a fare il capitano. Sono contento perché sono stato competitivo da febbraio a settembre, con il decimo posto al Laigueglia e la mia partecipazione al mondiale. È stata una delle mie migliori stagioni. Il punto chiave è stato avere carta bianca sul programma delle mie gare. La squadra mi ha chiesto cosa preferivo fare e in base a quello ho stabilito perfettamente i programmi con stage in altura che mi hanno permesso di essere competitivo tutto l’anno. Dopo il Giro ho fatto tre settimane a Livigno per preparare Vallonia ed europeo, poi mi sono allenato per andare al mondiale. Al Tour of Britain ho fatto bene, ho raccolto tanti piazzamenti pur senza trovare la vittoria. Va detto che sono stato battuto da Groenewegen, Van der Poel… Tutti grandi velocisti”.
Il velocista ha poi ammesso di avere sempre la Milano-Sanremo come pallino: “La Sanremo è sempre il mio primo grande obiettivo dell’anno. Quest’anno ci sono arrivato nella condizione migliore. Però è una corsa imprevedibile, di solito si gioca tutto allo sprint ma quest’anno tante squadre volevano tagliare i velocisti. Già sui Capi ci eravamo accorti che il ritmo era troppo alto per noi. Alla fine i vari Kristoff sono arrivati nel mio gruppo, non ho rimpianti. Per il 2020 il mio obiettivo sarà la Sanremo. Non so ancora il mio programma, ma se dovessi scegliere manterrei lo stesso inizio di quest’anno: Valenciana, Laigueglia, Tirreno e Milano-Sanremo“.
Infine qualche battuta su André Greipel, che ha firmato a sua volta con la Israel Cycling Academy, e sul Giro d’Italia 2020, il cui percorso passa proprio dal Friuli: “Sono veramente contento dell’arrivo di Greipel, è una gran persona e ci sarà utile come uomo d’esperienza in tutte le corse, soprattutto in quelle del nord. A dicembre avremo il primo ritiro e potremo capire i nostri programmi e il suo ruolo. Io farò di tutto per essere ancora al Giro. Ci sono due tappe nella mia Friuli, a Piancavallo e San Daniele del Friuli. Il giorno di riposo sarà vicino alla mia città, la cronometro sarà vicino a dove mi alleno e ci saranno diverse tappe adatte alle mie caratteristiche. Io farò di tutto per esserci, ma la squadra mi dovrà venire incontro. La cronometro sarà su percorsi mossi, potrebbe essere uno dei punti chiave della corsa”.
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